Tizzano, San Martino 2012: "L'Anima 'Novella' di un Territorio Antico"

Stampa

Domenica 11 novembre 2012 è stato un gran giorno di San Martino. Nonostante condizioni meteo non favorevoli per buona parte della giornata, la partecipazione all'evento presso l'Azienda agricola Tizzano sulle colline di Casalecchio di Reno è stata considerevole, soprattutto nel pomeriggio.
I motivi di richiamo per i visitatori non erano d'altronde pochi, e quest'anno per la prima volta all'ottimo vino novello di Tizzano, alle caldarroste dei volontari di Casalecchio Insieme e all'interessantissimo spettacolo di campane si è unita anche la mostra di stampe antiche di BolognArt, intitolata "Tizzano. L'Anima 'Novella' di un Territorio Antico".

Tizzano novembre2012 Tizzano novembre2012 Tizzano novembre2012

Tizzano novembre2012 Tizzano novembre2012 6 Tizzano novembre2012

L'esposizione era organizzata in nuclei tematici: sotto lo splendido portico ottocentesco il percorso della mostra iniziava con le "vedute fantastiche" di Bologna di fine Quattrocento/inizio Cinquecento (Foresti, Schedel, Munster), per proseguire con la sezione dedicata alle "piante della città" (da Bertelli ai fratelli Scoto, da Hondius al De Lalande e al Corty, per citarne alcune). Ampio spazio è stato dedicato poi alla terza sezione, "cartografie del territorio", che ha visto esposte opere in un ampio excursus storico-temporale, dalla fine del Cinquecento (con le prime cartografie a stampa di G.A. Magini) alla metà dell'Ottocento. Accanto alle numerose cartografie specifiche del territorio e della legazione di Bologna (oltre a quelle di Magini, anche carte di Blaeu, Ortelius, Jansson, De Rossi, ecc.), anche mappe raffiguranti il bolognese con le aree limitrofe (il ferrarese e la Romagna in primis, con le mappe di Hondius, Zatta e Santini) e nel contesto di aree di ancor p iù ampio respiro geografico, quali lo Stato della Chiesa nella sua interezza (Blaeu, Homann) o il Nord Est (Vaugondy). Quarto nucleo tematico della mostra è stato rappresentato dalle "vedute di piazze e monumenti", che ha spaziato dalla veduta prospettica di Merian di metà Seicento fino alle incisioni ottocentesche di Moore (Palazzo della Mercanzia) e di Attilio Zuccagni Orlandini (vedute del Ponte sul Reno e delle Torri Asinelli e Garisenda), passando per le serie complete di vedute di Salmon, De Rogissart, Gandini e altre. Ma non è finito tutto qui. Nella saletta interna degli antichi attrezzi agricoli accanto alla sala delle degustazioni, infatti, il focus "Zoom dal territorio alla città" ha visto esposte una accanto all'altra importanti stampe, quali il Piano del territorio di Bologna di Magini (1599) e la pianta della città di Braun e Hogenberg (1588), la Legazione di Bologna di De Rossi (1710) e la grande pianta scenografica del Blaeu/Mortier (1704). Una ricca e articolata esposizione, per un'intensa giornata dalla mattina al tramonto, con tanto lavoro organizzativo alle spalle ampiamente ripagato dall'interesse e attenzione suscitata.