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Un borgo incantato: La Scola

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La Scola, nel comune di Grizzana Morandi, è sicuramente uno dei borghi di origine medievale meglio conservati dell'intero Appennino bolognese. Il toponimo deriva dal termine longobardo Skulk (latinizzato in Sculca), posto di vedetta in posizione sopraelevata. Con origini nel VI secolo, le prime fonti e testimonianze scritte in cui è menzionato il borgo risalgono a estimi della seconda metà del Trecento. Segue un piccolo reportage fotografico (credits: Irene). Da menzionare e notare nella visita tra le splendide stradine medievali: la "Casa Parisi", edificio trecentesco appartenuto alla famiglia che fino al '700 fu proprietaria del borgo, l'Oratorio di S. Rocco edificato con blocchi di arenaria nel 1481, e numerosi particolari architettonici di interesse, come loggette e soprapassaggi coperti, finestre e camini con stemmi, antichi forni, pozzi, oltre a un cipresso ultracentenario dichiarato monumento arboreo.

Scola borgo Bologna antico medievale Scola borgo Bologna antico medievale

Scola borgo Bologna antico medievale Scola borgo Bologna antico medievale

Scola borgo Bologna antico medievale Scola borgo Bologna antico medievale

Per approfondire sia le informazioni storiche che gli eventi che si tengono nel borgo  rimandiamo al sito dell'Associazione culturale "Sculca" (per altre immagini si veda anche la slideshow pubblicata su YouTube). Assolutamente da non perdere nella visita il vicino Santuario di Montovolo.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Luglio 2019 21:40
 

In giro per la Val di Savena (5): Zaccanesca e Madonna dei Fornelli

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Dalla fondovalle, superato il bivio per Monghidoro, proseguendo diritto verso Castel dell'Alpi poco dopo si incontra una svolta sulla destra, direzione "Madonna dei Fornelli". Si supera poi un piccole ponte sul Savena e antico mulino (Molino della Valle). Al nuovo bivio, abbiamo tenuto la sinistra, direzione Madonna dei Fornelli. Primo borgo degno di nota che si incontra, che sinceramente non conoscevamo, è Zaccanesca.

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Settembre 2012 22:59 Leggi tutto...
 

In giro per la Val di Savena (4): Valgattara

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Valgattara, Monghidoro. Il borgo si trova due chilometri dal bivio per Fradusto/Monghidoro, proseguendo sulla Fondovalle da Bologna in direzione Castel dell'Alpi. Sotto vediamo il toponimo nell'antica cartografia, in uno zoom relativo alla Val di Savena in "Legazione di Bologna", di Domenico De Rossi (1710).

Valgattara Monghidoro De Rossi cartografia Bologna

La chiesetta, splendidamente illuminata nelle sere estive e ben visibile dal poggio prospiciente di Fradusto, ha un ampio piazzale e ospita un piccolo campo da calcio parrocchiale, che nel complesso rappresentano un'ottima location per la locale sagra paesana dedicata a San Bartolomeo (per info).

Valgattara Monghidoro De Rossi cartografia Bologna

Valgattara Monghidoro De Rossi cartografia Bologna

Nell'immagine seguente la Chiesa di San Bartolomeo come disegnata e incisa da Enrico Corty a metà Ottocento

Valgattara Monghidoro Corty litografia

Accanto alla chiesa, adagiato con vista sulla valle, un piccolo cimitero di montagna.

Valgattara Monghidoro De Rossi cartografia Bologna

Approfondiamo tramite "Le Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna" le informazioni storiche su chiesa e borgo. Si riportano accenni a un antico castello, probabilmente situato ove oggi sorge la chiesa, ma senza certezze documentali. Signori erano i Conti di Lojano, della famiglia Ubaldini. 

Sull'importante famiglia dei signori Ubaldini che dominò sui due versanti dell’Appennino fra la Toscana e il Bolognese rimandiamo all'interessante saggio storico di Renzo Zagnoni, "Gli Ubaldini del Mugello nella montagna oggi bolognese nel Medioevo", pubblicato in “Atti e memorie della Deputazione di storia patria per Province di Romagna”, n.s., vol. LI X, 2008, pp. 69-162 e distribuito online da Alpes Appenninae - www.alpesappenninae.it.

Ultimo aggiornamento Martedì 14 Agosto 2012 17:49
 

In giro per la Val di Savena (3): San Andrea Valle di Savena

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Prosegue il nostro viaggio in giro per la Val di Savena. Al centro dell'attenzione oggi una delle chiese più significative dal punto di vista storico, San Andrea Valle di Savena. Raggiungibile dalla fondovalle - venendo da Bologna, dopo la svolta per Stiolo e prima di quella per Fradusto/Monghidoro - la chiesa è molto antica, come riporta l'insegna di legno che accoglie il visitatore (1289 - anche se la fondazione non ha data certa. La chiesa è già citata comunque in documenti di inizio Trecento).

San Andrea Valle Savena Chiesa

Sotto la veduta nella litografia di Enrico Corty, in "Chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna"

San Andrea Valle Savena Chiesa

La chiesa è stata oggetto di ampi rifacimenti nel corso dell'Ottocento, quando è stato invertito lo stesso orientamento dell'edificio.

San Andrea Valle Savena ChiesaSan Andrea Valle Savena Chiesa

San Andrea Valle Savena Chiesa

Preziosa fonte di informazioni sulla località ed edificio è come sempre l'opera "Chiese parrocchiali"

Interessanti sul web, i video caricati dall'Unione campanari bolognesi in occasione della manifestazione "I Campanili della Valle del Savena" (fonte: youtube, video 1; video 2)  

Ultimo aggiornamento Martedì 14 Agosto 2012 17:49
 

In giro per la Val di Savena (2): Fradusto di Monghidoro

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Alla riscoperta del territorio bolognese, oggi parliamo di un altro piccolo borgo che appartiene al comune di Monghidoro: Fradusto. Non lontano dalla fondovalle Savena, l'occasione per la visita ci è stata data dalla annuale Festa grossa che si è tenuta il 4 e 5 agosto. Tante persone, musica, cibo e bell'aria estiva di festa paesana...il cuore dei festeggiamenti: l'antica Chiesa di san Procolo, il suo sagrato e la corte adiacente dove sono stati allestiti palco per orchestra e stand gastronomici.

Come di consueto, viaggiamo indietro nel tempo, fino a metà Ottocento, con la litografia della chiesa disegnata da Enrico Corty e poi vediamo Fradusto nella nostra soggettiva di "moderni viandanti" che si recano al borgo all'ora del tramonto...

Enrico Corty Fradusto Chiesa Fradusto Monghidoro borgo

Prima fonte storiografia cui attingiamo è il Dizionario corografico del Calindri (1781). Allora gli abitanti del borgo erano 149; il Calindri riporta anche le prime testimonianze sulla chiesa, che risalgono al lontano 1366.


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Altra interessante fonte storica, di epoca successiva, è data dalla descrizione della località e della Parrocchia contenuta nell'opera "Le Chiese parrocchiali delle diocesi di Bologna" (la stessa da cui proviene la litografia del Corty). A metà Ottocento possiamo quindi sapere che gli abitanti erano 300, mentre curiose sono anche le ipotesi sull'etimologia antica del nome del paese...da quella legata a un antico signore Longobardo (Frausco) a quella popolare di "Frate bruciato"...

Sotto, vediamo in alcune istantanee come appare la chiesa oggi, dopo vari interventi di restauro nel corso del Novecento.

Fradusto Monghidoro borgo Fradusto Monghidoro borgo

Fradusto Monghidoro borgo Fradusto Monghidoro borgo

 


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